mercoledì 26 febbraio 2014

False cure, miglioramenti e viaggi della speranza: un video della BBC.

Un documentario della BBC sulle speranze illusorie offerte per malattie gravi. Il video non è nuovo (è del 2009) e questo dimostra ancora di più come il "miracolo staminali truffaldine" non sia una novità o una pseudoterapia nata da noi in questi mesi, ma è una storia che esiste già da qualche anno (io stesso ne parlai tempo fa qui).
Si toccano tanti temi che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. Le false terapie, le "staminali miracolose", le raccolte fondi per cure all'estero, i ciarlatani della salute. Viaggi "della speranza" in paesi dove le regole sono inesistenti, miglioramenti e guarigioni date per certe ma mai successi, la storia non è nuova ma fa sempre bene ricordarla. Particolare interessante (e triste per certi versi) quando si parla di "miglioramenti" indotti dalle staminali, i genitori "vedono" la figlia migliorare quando miglioramenti non ne esistono e la richiesta di "venire a vedere i bambini".
Notate anche le risposte dei "terapisti"...non vi ricordano niente?
C'è poco da discutere, nel campo della salute, lucrare sulla malattia è una truffa squallida e vergognosa.
Altro elemento che ho discusso in passato e che ribadisco: diffidiamo sempre da chi ci parla di raccolta fondi per effettuare cure all'estero. Una cura scientificamente provata, quasi sempre è disponibile nel nostro paese (l'Italia non ha nulla da invidiare all'estero) e nel caso (rarissimo) di cure che da noi non sono disponibili, lo stato rimborsa tutti i costi. Chi chiede fondi per fantomatiche cure estere quindi, dovrebbe prima spiegare che tipo di cura e per quale motivo non si può effettuare in Italia.
L'invito che ribadisco oggi è quello che faccio da sempre: diffidate dalle cure miracolose, attenzione ai ciarlatani, non vendiamo la nostra dignità ai truffatori.

Link diretto al video: qui (ho tolto il video incorporato nel post perché iniziava automaticamente e poteva risultare fastidioso per chi leggeva altri post), dura 24 minuti. Articolo originale della BBC (2009), qui.
Alla prossima.

giovedì 13 febbraio 2014

Davide e Golia (2): 10 domande a Davide Vannoni

Il prof. Davide Vannoni, docente dell'università on line Unicusano, sostiene di aver messo a punto un metodo (ancora segreto e non diffuso pubblicamente) per curare centinaia di malattie genetiche, molte delle quali considerate incurabili dalla medicina. Della questione me ne sono occupato diverse volte e la vicenda è molto conosciuta ed attuale. Vannoni è stato criticato ripetutamente dalla comunità scientifica e da non addetti ai lavori per le numerose contraddizioni, per le dichiarazioni discutibili e per il suo modo di procedere ma ha sempre risposto in maniera vaga e poco precisa. Una delle sue risposte alle critiche è quella che, gli articoli di giornale e scientifici che lo riguardavano, non avevano mai ascoltato la sua voce e pertanto si basavano su informazioni inesatte quando non false (ha accusato anche me di aver diffuso informazioni false ma non mi ha mai detto quando, dove e quali sarebbero quelle "vere"). Per questo motivo ho pensato di sentire la sua voce direttamente ponendogli delle domande precise che richiedono risposte precise e che io non commenterò nell'articolo ma se richiesto nei commenti così, sia Vannoni che chi lo legge, avrà la garanzia di non vedere le parole travisate o male interpretate. Le domande si basano su fatti documentati e non prevedono "divagazioni", così che chiunque, leggendo le risposte, possa giudicare l'operato del professore. Naturalmente Davide Vannoni è anche libero di non rispondere, esattamente ciò che ha fatto Giulio Golia (conduttore della trasmissione che ha iniziato a parlare della vicenda) alle 10 domande che gli sono state inviate da me e da altri esponenti della scienza raccontata alle quali non ha risposto.
Qualche giorno fa ho avuto una breve discussione su Twitter con Vannoni nella quale, dal mio punto di vista, il presidente di Stamina faceva affermazioni a dir poco superficiali. Da quella discussione (e visto lo scarsissimo spazio a disposizione sul social network) ho chiesto se fosse disposto a rispondere ad alcune domande.



Ho scelto quindi un elenco di 10 domande tra le tantissime possibili, concentrandomi su quelle che riguardano argomenti non chiariti o contraddittori, inviandolo a Vannoni personalmente.
Le domande sono state inviate il 30 gennaio 2014, non avendo ricevuto risposta ho ricordato la cosa al prof. Vannoni via Twitter il 7 febbraio ma, anche stavolta, nessuna risposta, saranno gli impegni ma il prof. Vannoni evidentemente ha cambiato idea. A questo punto pubblico le domande lo stesso così da renderle pubbliche perché, come ho già detto, anche una "non risposta" è una risposta.

Davide Vannoni

1) In diverse occasioni, all'inizio della vicenda "mediatica" lei ha parlato di brevetti che registravano il suo "metodo" (in questo video, dal min. 0:56:20: "I brevetti sono pubblici, quelli per gli Stati Uniti e non valgono per l'Europa, qua chiunque può prendere e provare a rifare quello che facciamo..." ), lo stesso ospedale di Brescia nei procedimenti di autorizzazione all'uso come "cura compassionevole" parla di metodica brevettata. Perché ha fatto questa dichiarazione quando lei sapeva che non esisteva alcun brevetto (ma solo le domande, rigettate dall'ufficio statunitense)?
R.: 

2) Perché in data 29/3/13 ha dichiarato (ripetendolo in TV il 30/03/13 come si può ascoltare nel video di prima) di aver "lasciato in piedi" o di "averli lasciati aperti" i brevetti americani (per "fare in modo che nessun altro potesse brevettare") quando non è stato lei a "lasciare aperti" i brevetti ma le è stato imposto di farlo? Lei stesso infatti, già prima, in data 5/11/12 aveva fatto domanda per ritirare gli stessi, domanda  respinta dall'ufficio brevetti.
R.:

3) In un video de "Le Iene" (dal minuto 13,08) ha dichiarato che con la sua metodica "da tante patologie si guarisce". Ci dice con esattezza da quali?
R.:

4) Ovviamente per affermare quanto detto sulla guarigione da "tante patologie" sarà a conoscenza di persone guarite (=che non presentano più alcun segno clinico o strumentale della malattia che le affliggeva) esclusivamente grazie al "metodo Stamina" (ha parlato anche di "una ragazza che ha ricominciato a parlare dopo anni di silenzio"). Chi sono? È possibile rintracciare questi guariti per rendersi conto di questi risultati?
R.:

5) Perché ha sempre dichiarato di aver curato "gratis" (anche in passato) se poi lei stesso ha ammesso di aver chiesto denaro in cambio delle cure anche se in forma di donazioni e questo succedeva anche in passato (anche questo lo ha affermato lei)? Il fatto è confermato anche da diversi pazienti sottoposti al trattamento. A prescindere dalle motivazioni, chiedere denaro per qualsiasi motivo non significa "curare gratis", ne conviene? Per capirci, perché ha fatto dichiarazioni contrastanti di questo tipo:
A)  "I pazienti che entrano in terapia sono completamente gratuiti, non pagano nulla, non fanno donazioni alla fondazione Stamigna [sic] nè direttamente, nè indirettamete (neppure in passato ciò è mai avvenuto)".
B) "quelli che non pagavano un euro e quelli che pagavano giusto il costo, erano più di quelli che pagavano le cifre che sono state scritte [...] Con loro però compensavamo quelli che venivano curati gratis. I pazienti che potevano permetterselo donarono intorno ai 20 mila euro a testa".
R.:

6) Ha sempre dichiarato che il suo metodo sarà sempre senza costi per chi lo richiede. Il presidente di Medestea (Merizzi), la casa farmaceutica con la quale ha stipulato un contratto di esclusiva per lo sfruttamento della sua metodica ha dichiarato che la "cura" sarà gratis solo per chi non ha alcuna copertura assicurativa o per chi non ha soldi. Questa affermazione la smentirebbe. Merizzi, insomma, dice che la cura sarà gratis solo per chi non avrà soldi, non per tutti. Come mai?
R.:

7) Proprio perché segreto (il ministero è vincolato in questo da un accordo stipulato con Stamina), il suo metodo non può essere studiato da nessuno che non sia espressamente autorizzato. Se davvero è così efficace come lei sostiene, perché non lo diffonde pubblicamente (oltre ad un guadagno economico lei guadagnerebbe la gratitudine eterna dell'umanità) lasciando tutti i medici e gli scienziati liberi di "guarire" tutti i bambini malati del mondo e di perfezionarlo se necessario?
R.:

8) La legge Fazio/Turco definisce come "cure compassionevoli" quelle terapie che, anche se non ancora giunte all'approvazione, possono essere somministrate a malati senza alternative di cura. Unico requisito l'esistenza di sperimentazioni o studi che ne dimostrino (naturalmente su rivista scientifica di adeguata importanza, dalla legge definite "accreditate") un'efficacia, anche se preliminare, oltre alla sicurezza di innocuità. In base a quali sperimentazioni o studi che dimostrino efficacia ed innocuità della sua metodica si somministra la sua "cura"? Può indicarceli con precisione per favore (per esempio un link in rete o in una banca dati consultabile in modo da poterli studiare), ribadendo che per legge è necessario che gli studi descrivano l'uso della metodica Stamina, naturalmente, non un uso generico di staminali.
R.:

9) Come mai ed in base a cosa definisce efficaci le sue cure sulla SMA1 (una delle malattie che dice di curare) in base a ciò che si vede in alcuni video filmati pochi giorni dopo le infusioni e non ha inserito la stessa malattia tra quelle da sperimentare perché "non basterebbero 18 mesi per mostrarne i risultati e nessuno strumento diagnostico servirebbe a farlo"?
R.:

10) La sua domanda di brevetto (statunitense, quella respinta che come da lei dichiarato è l'essenza stessa delle procedure che segue) che descrive il suo "metodo", parlava espressamente di differenziazione (cioè trasformazione) di cellule mesenchimali in neuroni, punto cruciale dunque. Il dott. Andolina, vicepresidente di Stamina, ha detto chiaramente che con il metodo non trasformate le mesenchimali in neuroni e che questo, in ogni caso, non servirebbe a niente. Questo significa che neanche voi sapete bene cosa succede o cosa ottiene la metodica?

Domanda di brevetto "metodo Stamina", le mesenchimali si trasformano in neuroni

Marino Andolina: "non trasformiamo cellule in neuroni, non servirebbero a niente".

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Le risposte non sono arrivate (se dovesse succedere le pubblicherò) e quindi lascio a chi legge trarre le proprie conclusioni. Anche una non risposta è già una risposta, eloquente.

Alla prossima.

NOTA: Domande inviate a  Davide Vannoni (info@NOSPAMstaminafound.org).

giovedì 6 febbraio 2014

Salute e Bugie (il libro).

Che emozione.
Mi viene da iniziare questo articolo così: "con viva e vibrante soddisfazione..." e poi una pausa, schiarisco la voce e mi porto una mano alle palpebre, la abbasso ed inizio di nuovo farfugliando qualcosa e poi continuo: "dopo tanti anni di costante ed incondizionato servizio per la corretta informazione..." ma no, no...meglio tornare al mio stile.

Per una curiosa coincidenza esattamente dopo 5 anni dalla fondazione di questo blog, tutto il lavoro, le "indagini", gli studi e le ricerche nel campo delle truffe in campo medico finiscono su carta. Si chiama "Salute e Bugie" ed è edito da Chiarelettere, il mio primo libro, il libro del blog, che da domani potete trovare in tutte le librerie.
Chi l'avrebbe mai detto?
Il sito che state leggendo è nato per un puro caso (che qualcuno ricorderà, sì, il primo lettore del blog è ancora qui che legge ed è ringraziato pure nel libro) che credo in molti non conoscano.
Mi trovavo in ospedale in attesa del collega del turno successivo. La giornata era stata tranquilla e dopo aver discusso dei casi in reparto e sistemate alcune cose, ci sedemmo un po' a discutere.
Si parlava anche del caso di una signora che, dopo essersi "curata" (a modo suo) con l'omeopatia (ma la sua malattia era seria, infatti non aveva avuto alcun beneficio ed era arrivata anche in condizioni piuttosto gravi), era stata operata e stava bene.
Da quello la discussione toccò temi come le "medicine alternative", quelle più strane, ricordi di persone che erano convinte di sconfiggere i malanni con una dieta o con una pozione trovata su internet, ero assolutamente impreparato sull'argomento, lo liquidavo, come succede a tanti, semplicemente come sciocchezze un po' da creduloni. I tanti "guariti" dalle medicine alternative? Guarigioni spontanee. L'omeopatia? Mah, medicinali con dosi piccolissime che male non facevano.
Ma c'era pure chi diceva di guarire il cancro e proprio a proposito di questo il collega mi disse di aver visto un video nel quale una donna con un tumore alla vescica raccontava di essere guarita dopo aver seguito i consigli (via mail) di uno dei tanti guaritori del web. Era Tullio Simoncini.
La donna si era curata con il bicarbonato di sodio, in poco tempo era guarita e c'era anche la sua testimonianza su internet. Incredulo (quanta strada dovevo fare...) chiedo al collega di mostrarmi il video, ma era tardi e non ricordava dove l'avesse visto.
Il giorno dopo, a casa, cercai di rintracciare quel video (la mia curiosità da bambino non mi ha mai abbandonato) e lo trovai in un sito pieno di altri articoli su vari argomenti. Eccolo il video, in effetti la donna raccontava di essere guarita da un tumore vescicale facendo dei lavaggi con acqua e bicarbonato, c'erano anche i referti che, evidenziati nel video in una veloce zoomata, mostravano "assenza di cellule neoplastiche". Incredibile, una cosa del genere poteva avere solo due spiegazioni: una rivoluzione medica, una truffa.
Nonostante la stanchezza riguardo quelle immagini diverse volte. La storia "quadra" ed è lineare:

Tumore-Bicarbonato-Guarigione.

Ci sono i referti, magari si potessero leggere bene, la risposta può essere lì, ma non è facile, il video "sgrana" la scrittura, l'inquadratura è veloce e dura pochissimo, la lettura non è agevole. Allora mi servo del "fermo immagine", lo faccio e lo rifaccio, finché riesco a "bloccare" l'immagine su una frase che spiega il mistero: la signora si era operata. L'assenza di cellule neoplastiche evidenziata nel video del guaritore, era un commento al controllo eseguito nella visita "post operatoria", era scritto, nessun segreto, solo un "effetto speciale", una bufala. Un effetto della medicina spacciato per miracolo della ciarlataneria.

Ingenuamente pensai che fosse il caso di farlo presente. Mi iscrivo al sito (con il nick "WeWee", vi spiegherò anche questo) e chiedo lumi. Se la signora è stata operata ed il tumore asportato con un intervento, perché dire che è stato il bicarbonato a guarirla?
Dopo un po' di smarrimento interviene il proprietario di quel sito che insiste diverse volte: "la signora non ha fatto altra cura oltre al bicarbonato". Ma non è vero, lo notano anche altri partecipanti alla discussione e d'altronde è tutto lì, nero su bianco, proprio nei referti mostrati (di sfuggita) nel video, ironicamente tutto questo sembra rispecchiare il detto "se vuoi nascondere una cosa mettila bene in mostra". Succede di tutto e nel sito è il caos, persino dei lettori "fedeli" si rendono conto (fortunatamente, significa che qualcuno usa ancora il proprio cervello per ragionare) della manipolazione della storia, qualcuno abbandona il sito, altri si arrabbiano, altri ancora se la prendono con chi fa finta di non capire, qualcuno si indigna con il proprietario del sito che sembra cadere dalle nuvole. Volano parole forti, il proprietario del sito si arrabbia, poi ironizza, e si arrabbia di nuovo, si agita, il suo nervosismo era chiaro. Non ne era chiaro il motivo (almeno per me), cosa ci sarebbe di strano in un medico che ti spiega un trucco da baraccone che può essere pericoloso?
Vado a cercare qualche notizia su questo "guaritore", ha un suo sito e trovo altri casi di "guarigione miracolosa", sono diversi, una ventina forse, così inizio a "studiarne" due, poi un altro ed anche lì il solito trucco. Lastre taroccate, referti che dicono una cosa diversa da quella dichiarata, guarigioni che non ci sono state. Miracoli raccontati ma mai avvenuti, guarigioni ostentate ma dovute alla medicina.

Torno sul sito, annuncio la "scoperta": "guardate che quello lì ha realizzato altri falsi, se volete ve li racconto". Non li racconterò mai, con una prontezza di riflessi eccezionale, il proprietario del sito (che poi si scoprirà gestiva, neanche a farlo apposta, anche il sito del guaritore e faceva da contatto) mi espelle, mi butta fuori accusandomi di "diffamare" il guaritore del bicarbonato con le mie accuse di falso, ma questo gesto diventa un motivo ulteriore di scontro all'interno del sito che è addirittura costretto a chiudere per qualche ora per calmare l'atmosfera ormai bollente.

Ci rimasi pure male, non capivo infatti perché si dovesse zittire o "censurare" una persona che alla fine spiegava che c'era qualcosa che non andava in quel "miracolo", spiegando cosa e che metteva in guardia dai pericoli della rete in tema di salute, avevo ancora tante cose da dire, qualsiasi persona di buon senso sarebbe rimasta ad ascoltare, a restare stupita per la furbizia del guaritore, a scoprire quel sottile trucco per convincere gli sprovveduti del miracolo impossibile e "non volere ascoltare" forse nascondeva qualcosa (che poi con il tempo ho capito).
Non mi persi d'animo. Cercai come si potesse realizzare un sito personale per raccontare quello che avevo scoperto ma non avevo potuto dire e mi accorsi che il modo più immediato era quello di aprire un "blog", ovvero un diario personale, un luogo nel quale dire e scrivere quello che volevo.
Due click, la ricerca di un nome ed ecco nato MedBunker. Un gioco di parole "bunker della medicina", a protezione dell'informazione corretta e nello stesso tempo "debunker medico" (il "debunker" è colui che svela le bufale).

Raccontai di quella storia, poi di altre. I lettori si mostrarono interessati, arrivavano anche gli incoraggiamenti, il sostegno di chi voleva sapere e così iniziai ad interessarmi anche di altre "medicine alternative", di truffe mediche, di pozioni curative, di false informazioni mediche. Leggere i primi post di questo blog per me è emozionante. Traspare un po' di ingenuità, lo stile è ancora immaturo, forse si legge anche la mia inesperienza, ma è tutto normale, con il tempo si impara, però traspare quello che poi sarebbe diventato lo scopo di MedBunker.
Con il tempo mi accorgo che ciò che per me era scontato non lo era per chi leggeva e quindi iniziai anche a parlare di scienza, medicina, salute, progresso, qualche storia personale ed i lettori apprezzano. Mi hanno impegnato moltissimo in termini di ricerca e lavoro, i miei approfondimenti sui vaccini e sulla "cura Di Bella", ho scoperto cose che non conoscevo, sono cresciuto (anche professionalmente, non l'avrei mai detto!) ed ho percorso vie mai viste.
Da piccolo diario personale il blog iniziava ad essere un punto di riferimento ma la cosa più importante è che stavo appassionandomi ad un campo che non avevo mai approfondito, che sembrava secondario durante il mio percorso professionale, cosa vuoi che importi ad un medico di quella "gente strana" che si cura con l'ozono o di chi usa l'omeopatia, ma mi accorsi che importava a tanta gente e stava iniziando ad appassionare anche me.
Mi incuriosivano i meccanismi che spingevano le persone ad abbandonare la via della ragione per abbracciare quella dell'irrazionalità, il fascino delle "bufale", i trucchi dei guaritori ed i loro comportamenti, quello che era iniziato per caso stava diventando una passione, profonda. Questi argomenti interessavano, c'è tanta gente che ha sete di conoscenza ed io potevo mettere a disposizione le mie, di conoscenze, per trasferirle agli altri e nello stesso tempo crescere conoscendo i dubbi, le paure, le domande dei lettori, dei pazienti e di chi mi seguiva. Tutto questo costa tanto. Studiare, tradurre, capire, cercare, quando hai già un lavoro che ti impegna profondamente, impiegare il tempo libero per...continuare a lavorare può sembrare assurdo, ma quando ti spinge la passione sarebbe assurdo non farlo e soprattutto diventa tutto più piacevole. Curiosa anche la reazione di qualche collega: "ma chi te lo fa fare?", "quanto guadagni?", "perché lo fai?" e queste domande dimostrano come sia ancora per alcuni incredibile che si possa fare qualcosa con passione; gratis poi, neanche a parlarne. :)

Il resto è "storia".
Dopo cinque anni quindi, tutto il lavoro di MedBunker diventa un libro. Di cosa parla? Di quello che trovate qui e di altro, di falsa medicina, truffe, ciarlatani, pseudoscienza, false (e scomode) verità.
Ecco un'anticipazione:
Cure vegetali anticancro

Che la maggioranza dei farmaci si ricavi totalmente o in parte da piante e vegetali non credo sia un mistero. Dalla notissima Aspirina a potenti chemioterapici, il regno vegetale è stato da sempre l’officina farmaceutica dell’uomo che, un tempo in maniera artigianale, oggi industrialmente, estrae, purifica, concentra e confeziona ciò che la natura ci dona. La percezione che ogni cosa derivi dalla natura sia «benefica » o salutare non è del tutto corretta: in natura esistono potentissimi veleni o sostanze capaci di uccidere un uomo all’istante; siamo noi che riusciamo a modificarne le proprietà per rendere una molecola benefica o utile alla salute umana. Nel mondo della medicina alternativa, proprio per sfruttare la moda del «naturale a tutti i costi», vendere come efficaci prodotti che invece non lo sono è una pratica molto diffusa. Frutti che guarirebbero tutte le malattie, estratti e frullati anticancro, mandorle, noci, fiori anticancro: c’è di tutto. Ma spesso, dietro all’innocente maschera del «naturale», si nascondono vere e proprie illusioni, anche pericolose.

L’erba che brucia il tumore

Lo abbiamo già detto: quando la medicina era ancora agli albori, l’uomo aveva pochissime armi contro le malattie; sappiamo tutti che si moriva d’infezione, di bronchite o per i postumi di una semplice ferita. Nel caso dei tumori non vi era altra alternativa se non rimuovere, qualora possibile, un’escrescenza. I nostri avi non si facevano tante illusioni e non avevano uno stomaco debole: non esistevano gli antibiotici, l’anestesia o i bisturi e bastava un coltello arroventato e lo stordimento del malcapitato paziente con un po’ di alcol per procedere con l’intervento. Il tumore veniva letteralmente bruciato, cauterizzato, estirpato...
Non è piacevole anche solo immaginare le atroci sofferenze di chi subiva questi interventi. Quegli uomini non meritano la nostra ammirazione perché conoscessero chissà quale rimedio misterioso per le malattie ma perché, nonostante non avessero alcuna arma per curarle, a volte riuscivano a guarire. Fortunatamente gli anni ci hanno regalato magnifiche scoperte e almeno la sofferenza è quasi sempre evitata. Non per i naturalisti a ogni costo che, pur di non adottare le soluzioni della medicina standard, tornano indietro nel tempo sottoponendosi a vere e proprie torture, crudeli oltre che inefficaci. Negli Stati Uniti esiste la Black Salve, una pasta corrosiva estratta da alcune piante spontanee. Le proprietà della pianta sono conosciute da secoli e l’abitudine di «bruciare il male», arcaica e primitiva, in certe zone dell’America del Nord sopravvive indisturbata. Negli Usa la chiamano «unguento nero...
Naturalmente parlo anche delle stranezze dell'omeopatia e delle follie delle cure anticancro, c'è tutto, da Simoncini con il quale ho iniziato a Vannoni che avviene ai nostri giorni.
A questa nuova avventura del libro ci hanno creduto in tanti ed in tanti lo avevano anche chiesto, ora c'è.
Inutile fingere indifferenza. Sono contento ed anche un po' fiero.


Ah!
Il nick "WeWee".
Ho lavorato per un periodo della mia vita in Francia, esperienza per me fondamentale professionalmente ed umanamente. La lingua non era un problema...pensavo (ah! quanto mi sbagliavo...), avevo studiato francese a scuola, alle medie ed alle superiori, me la caverò. Ma pensavo male, malissimo!
Arrivato in Francia mi resi conto che tra "studiare" e "conoscere" una lingua c'è un abisso.
Letteralmente non capivo nulla e non mi facevo capire.
L'inizio fu quindi scioccante: ad ogni domanda dei francesi rispondevo "oui, oui" (ovvero sì, sì), un modo sbrigativo per fare l'indifferente liquidando il cugino d'oltralpe che cercava una discussione con il sottoscritto che aveva grosse difficoltà linguistiche. Con i mesi la situazione migliorò fino a diventare accettabile, ma ormai era fatta, per il personale dell'ospedale francese, ormai, ero il "docteur ouì ouì". Per scegliere il nick ho semplicemente "inglesizzato" il mio "nick" in Francia e "ouì ouì" diventò "WeWee".

Concludo: ringrazio di cuore e sinceramente tutti coloro che si sono fermati almeno una volta in questo blog, dal primo all'ultimo. Sono loro che mi hanno permesso di trasformare un "diario privato" in un "posto pubblico". Grazie. Anche a chi mi ha scritto, a chi commenta, a chi mi incoraggia e mi spinge a continuare, grazie, grazie, grazie.
Poi un ringraziamento atipico. A quella persona che cinque anni fa mi mandò via dal suo sito perché osai rivelare le falsificazioni nel video del guaritore che pubblicizzava. Se non fosse stato per lui e per quell'espulsione ora tutto questo (ed altro) non sarebbe possibile. Non sono una persona rancorosa e per questo un grazie va anche a lui, però basta, non esageriamo, ora che l'ho ringraziato si ritenga soddisfatto.

Il resto dei ringraziamenti li ho scritti nel libro.
Questo potrebbe essere solo il primo passo di un nuovo capitolo nella mia "nuova vita", quella della divulgazione scientifica, il mio lavoro sarà sempre quello che ho scelto, in ospedale, in corsia, in sala operatoria, ma ormai non torno indietro, questa nuova passione è parte integrante della mia professione. Una sorta di banco di prova che servirà a capire quanta sete c'è di sapere e conoscere, da parte mia solo l'augurio che tutto quello che ho fatto possa servire a qualcuno.
Per un po' di tempo mi vedrete impegnato nella promozione del libro, non vi annoiate e sopportatemi, per favore, è semplicemente il piacevole coronamento di tanti anni di passione.
:)

Alla prossima.

SALUTE E BUGIE 
COME DIFENDERSI DA FARMACI INUTILI, CURE FASULLE E CIARLATANI
di Salvo Di Grazia
Chiarelettere, Milano 2014
In uscita il 7 febbraio pagine 256 prezzo 13,60
ean 9788861903968 formato brossura 12,8 x 19,8